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ASSASSIN'S CREED: LA RIVOLUZIONE BORGHESE, Ecco la mia fan fiction!!

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CaLoGeRo73599
TOPIC_ICON8  view post Posted on 24/3/2013, 19:35     +1   -1




Vi presento di seguito la mia fan fiction a capitoli, idea un po' "rubata" a "Excellent Assassin's". :D Comunque, buona lettura!



Capitolo 1: "L'inizio".

Inghilterra, 1816.
Per gli inglesi è un periodo difficile, a causa dell'insanità mentale del re Carlo III.
Il congresso di Vienna si è concluso da un anno, e di conseguenza sono ritornati tutti i vecchi regimi in Europa. Ma non per questo si è ristabilita la pace.
La nobiltà continua a usufruire ingiustamente di molti privilegi a discapito dei ceti più bassi, compresa la borghesia. Intanto, la lotta tra Assassini e Templari continua.
Lo stesso re Carlo III era entrato anni prima, prima della pazzia, nell'ordine dei Templari.
Un Assassino, William Boston, prova a fermare la nobiltà e i Templari dal potere e dai privilegi non meritati. William, un Assassino 30enne, nato da una famiglia borghese piuttosto benestante, non ha mai accettato lo sfruttamento da parte del "ceto superiore" verso chi aveva problemi economici in primis, e verso la sua famiglia in secundis.
Ragazzo dai capelli rossi e ricci, fisico minuto ma agile, voglioso e intrapendente, veniva sempre considerato come il classico ragazzo ribelle dai capelli rossi, come in effetti lui era.
Partiamo però dall'inizio.
William Boston, nato a Londra nel 1786, passò un'infanzia e una adolescenza in felicità e spensieratezza.
Un giorno, William decise di andare con degli amici a caccia. Correva l'anno 1806. Aveva solo 20 anni, quando un Templare li attaccò per rubargli munizioni e quel poco che erano riusciti a cacciare. William e i suoi amici furono colpiti quasi mortalmente, ma un vecchio Assassino di nome Connor li salvò. Connor Kenway.
Li portò tutti nella sua Tenuta, che aveva creato in Inghilterra 5 anni prima, e William, una volta curato, gli disse:
<< Grazie tante signore, le sono debitore! Mi sorge però un dubbio: lei chi è e perchè ci ha salvato? >>
Allora Connor rispose:
<< Intanto dammi del tu, comunque mi chiamo Ratonhnhaké:ton, ma il mio mentore e padre adottivo Achille Davenport mi rinominò Connor. Il mio cognome è Kenway, il cognome del mio vero padre. Quindi chiamami Connor >>
<< Aspetta, per caso tuo padre si chiama Haytham Kenway? E sei stato tu a ucciderlo? >>
<< Esatto! Ma tu come fai a saperlo? >>
<< Perchè tuo padre e mio nonno erano cugini! Mio padre da piccolo mi raccontava sempre la tua storia! >>
<< Incredibile! Che ne dici se ti racconto la mia storia, per vedere se compacia con quella che tuo padre ti raccontava quando eri un bambino? >>
<< Certamente Connor! >>
Quindi Connor raccontò la sua storia, e dopo William disse:
<< È la stessa che mio padre mi raccontava! >>
Quindi William e i suoi amici si presentarono a Connor. Tutti furono affascinati dalla storia di Connor e da questi "Assassini" e decisero di entrare nell'ordine per contrastare la nobiltà.
Prima, però, dovevano essere addestrati.
Così, Connor iniziò ad addestrarli. Il primo giorno fu molto duro, ma già spiccavano le abilità di William nel combattimento e nella resistenza. L'allenamento consisteva nell'attaccare dei manichini e riuscire a trafiggerli. William riuscì subito a farlo, mentre gli altri ci misero più tempo. Intanto Connor aveva capito che per William c'era bisogno di un allenamento diverso, quindi decise di mandare gli altri da Aveline De Grandpré, un'Assassina molto abile conosciuta anni prima.
William, il secondo giorno, fu chiamato da Connor che gli disse:
<< Ascolta bene ragazzo, adesso ti affiderò un compito molto delicato e importante: devi riuscire ad ottenere informazioni su Bob Nelson. Io so chi è quest'uomo e dove si trova, ma è il tuo allenamento, quindi vai e cerca di fare del tuo meglio. >>
<< Ok Connor, io vado. Prima però dimmi almeno dove andare a cercare informazioni su quest'uomo. >>
<< Potresti cercare nei pressi di Londra! Adesso vai però. >>
William andò, e scoprì, grazie ad una guardia che William minacciò abilmente, che era un Templare, anche se era la pedina minore dell'ordine dei Templari. Si trovava in un quartiere a nord di Londra, presso la sua residenza.
Una volta tornato da Connor, il nativo americano gli disse:
<< Com'è andata, ragazzo? >>
<< Bene. Ho scoperto che è un Templare, e so anche dove si trova. >>
<< Bene, adesso uccidilo. >>
<< Ucciderlo? >>
<< Si, esatto. È un templare, un nostro nemico, DEVI ucciderlo. >>
Questo dimostrava quanto Connor si fidasse di Willam. Infatti, questa missione era solo parte dell'allenamento. Connor diede a William un Tomahawk dell'ordine degli Assassini e una pistola, ma di quest'ultima William non ne ebbe bisogno, visto che uccise l'obiettivo in maniera discreta e silenziosa.
Arrivato alla tenuta, William ridette a Connor le armi, ma Connor gli disse:
<< Puoi tenerle, consideralo un regalo. Tra l'altro ho un sacco di armi uguali. >>
<< Grazie tante, Connor. >>
Si era fatta sera, e Connor invitò William a restare nella tenuta fino a quando l'allenamento non fosse terminato. William accettò, e i due cenarono insieme.



Capitolo 2: "Il presente".

Intanto, ai nostri giorni, un ragazzino 15enne entra nell'Animus per rivivere i ricordi di William: si chiama James Miles, ed è anche lui nato e vissuto nella Fattoria. Come Desmond, di cui è cugino.
James, nella Fattoria, è sempre stato tranquillo e protetto dai genitori: adesso però suo padre Gabriel è stato rapito dall'Abstergo, e lui con sua madre Elizabeth e lo zio David (il fratello minore di Elizabeth) vogliono ritrovarlo.
Sfortunatamente, non hanno le capacità di penetrare nell'Abstergo e riprendere Gabriel.
Allora, fanno entrare James nell'Animus, che hanno fatto costruire nella Fattoria apposta per lui (considerando che la madre e lo zio hanno provato ad entrarci senza però successo), per sfruttare un po' l'effetto osmosi e soprattutto per trovare l'ennesima Mela dell'Eden.
James è ancora piccolino, non è ancora sviluppato, ma ha una maturità fuori dal comune. Molti gli dicono che assomiglia molto a Desmond quando aveva la sua età. Non ha fratelli, né sorelle, ha sempre vissuto solo con i genitori.
Dopo la prima seduta nell'Animus, in cui conobbe il suo antenato William e capì come conobbe gli Assassini, tornò ad allenarsi, come nei 10 anni passati. James è stato ben allenato ed è quindi molto agile e forte, ma non ancora da riuscire ad infiltrarsi nella sede dell'Abstergo e liberare il padre.
Il suo allenamento consisteva nell'arrampicarsi sui tetti delle case della Fattoria e percorrerla tutta, per poi uscire fuori, andare nella foresta e cacciare più animali possibili. James partì.
Erano circa le 6 del pomeriggio, e James si arrampicò sul tetto della sua casa, per poi proseguire sulle altre. Era abituato a farlo, ma non per questo gli veniva facile. Ma quella volta era diverso. Si sentiva diverso, più forte, con voglia di far meglio per ritrovare il padre.
Infatti, quell'allenamento gli ricordava i momenti con il padre a provare e riprovare ad arrampicarsi sulla sua casa, per poi proseguire sui tetti e nella foresta e cacciare insieme il maggior numero di animali possibili.
Correndo per i tetti, ad un certo punto scivolò, ma riuscì ad aggrapparsi ad una sporgenza e risalì.
Quindi arrivò nella foresta: proseguì per un ampio tratto sugli alberi, poi scese a terra.
Adorava la foresta: le foglie sotto piedi, la bellezza della natura e gli animali.
Quindi vide un cervo: silenziosamente andò dietro di esso e lo uccise.
Poi un coniglio, una lepre e un cervo ancora.
Poi però un lupo lo attaccò. James non era mai stato attaccato così ferocemente, e pensò di essere spacciato. Ma un uomo misterioso, con un fucile in mano uccise il lupo e salvò James.
Allora James gli disse:
<< Chi sei? >>
L'uomo rispose:
<< Io non sono nessuno. >>
L'uomo andò via, nella sorpresa di James.
Era ormai sera, e James si incamminò verso casa.
Tornando alla Fattoria uccise un'altra lepre, poi un'altra ancora. Infine trovò un'alce bellissima e particolare di colore bianco: decise di non ucciderla, ma la portò con sé.
A casa tutti gli fecero i complimenti per la caccia e per la velocità con cui eseguì l'allenamento, ma soprattutto per l'alce, che tennero per la sua bellezza.
Poi James disse:
<< Mi è successa una strana cosa. >>
<< Cosa? >> Rispose la madre.
<< Un lupo mi ha attaccato. Penso di non aver mai provato tanta paura. Poi però arrivò uno strano uomo. >>
<< Ti ha detto il suo nome? >> Aggiunse suo zio David.
<< Si, cioè, no. Mi ha detto di non avere nome. O meglio, di non essere nessuno. >>
<< Già. Proprio come pensavo. >>
<< Pensavi cosa, zio? >>
<< Quell'uomo, io so chi è quell'uomo. >> Disse David con aria pensierosa.
<< Chi è? >> Chiese Elizabeth.
<< Si chiama Luke Young. Era un Templare, uno dei peggiori, la causa della morte di tantissime persone. Poi però capì che non poteva continuare a far male a persone innocenti e uscì dall'Ordine, colpito da un enorme senso di colpa. Allora decise di non lasciar più sue tracce, chi lo conosce dice che non preferisce non essere nessuno piuttosto che essere ciò che era prima, quindi dice di non essere nessuno e di non avere nome. >>
<< Avevo sentito parlare di questa storia, ma l'ho sempre considerata soltanto una leggenda. >> Replicò Elizabeth. << Comunque è tardi, andiamo a cenare e poi a letto, visto che domani ci aspetta una dura giornata, signorino. >>
<< Io tolgo il disturbo, mia moglie mi starà aspettando. >>
<< Ciao zio! >> Esclamò James.
<< Ciao David. >> Disse la madre.
<< Ciao a entrambi! Ci vediamo domani! >> Esclamò David mentre si avviava verso casa, che si trovava pochi isolati da lì.
James, dopo aver mangiato gli animali che in precedenza aveva ucciso, si buttò sul letto, senza neanche cambiarsi, e subito si addormentò, dormendo per tutta la notte come un ghiro.
L'indomani alle 7:30, come al solito, la sveglia suonò, e James andò a scuola.
Nella Fattoria, la scuola esisteva, ma non gli veniva data eccessiva importanza: nonostante ciò, James l'ha sempre presa sul serio, infatti è sempre stato il migliore della classe.
James è da sempre socievole e tranquillo, infatti nella Fattoria ha stretto amicizia con tutti, nessuno escluso.
Una volta tornato a casa, pranzò e, dopo aver digerito, si riposò fino a quando non arrivò lo zio: i due si allenarono insieme, lottando: ovviamente David cercò di non far male a James, ma vinse lo stesso. Comunque notò che James era molto forte e preparato.
Continuarono per almeno due ore, divertendosi molto.
Erano le 6, ma a James non fu chiesto di eseguire il solito allenamento: ormai gli chiedevano di fare qualcosa di più complesso: trovare, insieme allo zio, informazioni sulla postazione dell'Abstergo in cui il padre Gabriel era stato chiuso.
Elizabeth disse ai due di andare nella piccola sede Abstergo lì vicino.
James allora disse:
<< Ma non riusciremo mai ad infiltrarci ed uscire vivi! >>
<< Si che ce la faremo! >> Rispose David. << Ci siamo allenati duramente con tuo padre, adesso è stato rapito, ed abbiamo continuato ad allenarci. Siamo forti, ce la faremo! >>
Allora James accettò la missione e partì con lo zio.
Quindi i due andarono al di là della foresta, dove si trovava la piccola sede Abstergo.
Si infiltrarono silenziosamente, entrando dalla finestra e poi facendosi strada per le varie stanze. A quel punto trovarono un computer libero in una stanza senza nessuno all'interno.
Trovarono subito il documento che parlava di Gabriel e del suo rapimento. Scoprirono che era stato portato a Vienna, nel più grande centro Abstergo.
Tornando a casa, raccontarono la storia ad Elizabeth.
Poi decisero di continuare ad allenarsi per essere pronti a battere l'Abstergo e ritrovare Gabriel.
Ma intanto dovevano cenare e poi andare a letto.
Poi James l'indomani, dopo scuola, tornò nell'Animus.



Capitolo 3: "L'allenamento continua".

Intanto William continuava ad allenarsi con Connor, che nonostante i suoi 51 anni era ancora in ottima forma.
Mentre si allenavano a colpire con una pistola dei manichini lontani, William scoprì di possedere un gran potere: riusciva a fermare per pochi secondi il tempo per poter così centrare il bersaglio. Allora esclamò:
<< Connor! Incredibile, è incredibile! Ma cosa?! Wow! >>
<< Calmati, cosa succede? >>
<< Io, io, non capisco proprio! È come se avessi fermato il tempo! >>
<< Ecco, ora capisco. Anch'io possiedo un potere strano. Riesco a osservare l'ambiente e trovare tutti i dettagli in maniera molto chiara, capendo anche chi è un mio alleato o nemico. Ho fatto delle ricerche, e non sono l'unico Assassino ad avere questo potere. Ho conosciuto altre tre persone con il mio potere. Anche due grandi Assassini del passato come Altaïr Ibn-La'Ahad ed Ezio Auditore da Firenze, nonché nostri antenati, lo possedevano. Ho fatto alcune ricerche su di loro, tempo fa. Mi sono recato in medio oriente e in Italia, visto che venivano e vengono considerati i due Assassini più importanti della storia, e così ho scoperto che avevano questo potere, e che lo chiamavano Occhio dell'Aquila. Il tuo potere è posseduto da due miei conoscenti Assassini. Viene chiamato potere di Giano, che veniva considerato dai romani il dio del tempo. >>
<< Stento a crederci, è fantastico. >>
<< Già. Adesso però devo insegnarti ad arrampicarti sui muri e soprattutto sugli alberi. >>
<< Ma Connor, quando mi hai chiesto di uccidere quel tizio Templare ho dovuto arrampicarmi fino alla sua finestra, l'ho ucciso in casa sua! Non pensi che ci dobbiamo allenare su altro in questo momento? >>
<< Quanto tempo hai impiegato ad arrampicarti? >>
<< Un po' di tempo. >>
<< Troppo tempo. >>
<< Probabilmente. >>
<< E sai arrampicarti sugli alberi? >>
<< Non ci ho mai provato. >> Disse William a bassa voce.
<< Devi sfruttare ogni oggetto per muoverti velocemente in ogni ambiente. Anche se qui le foreste e gli alberi non abbondano, ti potrebbe anche essere utile avanzare agilmente tra un albero e un altro. Adesso andiamo ad allenarci, qui vicino c'è un piccolo bosco fiorente di vegetazione, è il posto perfetto per allenarsi. >>
<< Ok Connor, andiamo. >>
Si incamminarono, e poco dopo videro i primi alberi in lontananza.
Camminando ancora, arrivarono al piccolo bosco.
<< Ecco il boschetto, William. >>
<< Siamo già arrivati, Connor? >>
<< Già. È un bel posto, vero? >>
<< È un bellissimo posto! >>
<< Pensa che questo bellissimo posto rischia di svanire a causa del governo inglese. Io e tutti gli abitanti della Tenuta stiamo facendo delle manifestazioni pacifiche contro questa ingiustizie. Avrai senz'altro notato tutte le persone che vivono nella Tenuta? >> Chiese Connor.
<< Ovviamente! Ma... Ora che ci penso... Perché tu e gli abitanti della Tenuta vi siete trasferiti qua? Non vivevate negli Stati Uniti? >>
<< Già, ma avevo voglia di vivere una nuova avventura. Ho lasciato la guida della Tenuta in mano a padre Timothy, e sono venuto qui, nella terra di mio padre Haytham e degli altri Kenway prima di lui. Qui ho trovato nuove persone da aiutare, che si sono stabilite in questo territorio. >>
<< Capisco. >>
<< Beh, adesso basta parlare, forza, fammi vedere ciò che sai fare. Su, arrampicati su quest'albero. >>
<< Ok, adesso ci provo. >>
William riuscì senza problemi ad arrampicarsi, e Connor gli urlò:
<< Bravo William, adesso salta e appenditi su quel ramo, saltando poi velocemente sull'altro ramo! >>
<< D'accordo! >>
William eseguì un salto perfetto e arrivò sull'altro albero senza problemi, poi Connor gli disse:
<< Ora rifallo. >>
<< Connor, non è difficil... >>
Non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase, che cadde a terra sulla schiena facendo un grande botto e alzando foglie e polvere.
<< Stai bene? >> Gli chiese Connor trattenendo le risate.
<< Si, sto bene. >> Rispose dolorante William.
<< Ti faccio vedere come si fa, William. >>
<< Dai, voglio proprio vedere come te la cavi. >> Disse William in tono ironico.
Connor guardò con occhi gelidi William, ed iniziò ad arrampicarsi.
Eseguì una serie di salti perfetti, saltando agilmente da un albero a un altro e dimostrando ancora una volta di essere in ottima forma.
<< Wow, Connor... Come fai ad essere così agile nonostante la tua età? >>
<< Vorresti insinuare che sono vecchio? >>
<< Si, Connor... Si, stavo insinuando proprio quello! >>
<< Non mi piace per niente il tuo tono, William. >> Disse Connor un po' seccato.
<< Non te la prendere, stavo solo scherzando! >>
<< Si, avevo capito... Adesso però torniamo ad allenarci. Dai, fai ciò che ho appena fatto. >>
<< Subito! >>
William questa volta riuscì nell'intento, e subito scese a terra per parlare con Connor.
<< Allora, che ne pensi? >>
<< Va bene, direi che hai eseguito tutto alla perfezione. >>
<< Grazie, ma non è molto difficile. >>
<< Già, ma nonostante ciò poco fa sei caduto. >>
<< Sarà stata un po' di distrazione o qualcosa che mi avrà fatto scivolare. >> Disse William imbarazzato.
<< Non lo metto in dubbio! >>
Ci fu un attimo di silenzio, fino a quando William esclamò:
<< Sai Connor, ritornando al discorso di prima, penso che questo posto debba veramente essere salvaguardato dallo Stato. Secondo me radendolo al suolo farebbero un grosso errore, e proteggerlo da parte vostra è veramente d'obbligo. Vorrei far parte anch'io di questa protesta per proteggere questo boschetto! >>
<< Certamente, un ragazzo giovane e voglioso come te sarà utile alla nostra causa! >>
<< Perfetto, mi renderò utile nel miglior modo possibile! >>
<< Ne sono sicuro, William! Che ne dici di continuare ad allenarci? >>
<< Certo! >>
I due continuarono l'allenamento, fino a quando si fece sera e dovettero tornare nella Tenuta per cenare e andare a dormire, visto che il giorno successivo fu per loro molto duro.

Edited by CaLoGeRo73599 - 19/7/2013, 13:27
 
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view post Posted on 24/3/2013, 20:24     +1   -1
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Priore

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Beh, innanzitutto direi che è il capitolo è cortissimo e potrebbe essere considerato più un prologo che un vero capitolo, se li scrivi tutti così corti per i prossimi ti consiglio di unirne 4 o 5 per iniziare a raggiungere la lunghezza "media" di un capitolo.
La narrazione è molto "scarna", non ci sono descrizioni, scene, dialoghi, sembra un più che altro una telecronaca: non abbiamo idea del passato di William ne di quello dei suoi amici, di come sia fatto sia caratterialmente che fisicamente, insomma non sappiamo nulla.
Poi c'è anche un errore di continuità, all'inizio scrivi 1816 e poi "correva l'anno 1806"...
Insomma, c'è molto da migliorare.
Non avere fretta di pubblicare, scrivi con calma descrivendo bene le scene e rileggi per evitare errori di distrazione, e vedrai che andrà già molto meglio.
(E, per favore, non dire "ah ok" e poi non la continui solo per questo messaggio. Nessuno nasce imparato e tutti abbiamo dovuto iniziare prima o poi, i miei sono solo consigli.)
 
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CaLoGeRo73599
view post Posted on 24/3/2013, 20:36     +1   -1




Cercherò di migliorare, in effetti è più un prologo comunque l'ho un po' allungato rispetto all'inizio ed ho migliorato la parte della continuità aggiungendo: partiamo però dall'inizio, per i dialoghi li preferisco in 3ª persona, comunque cercherò di migliorare
 
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view post Posted on 24/3/2013, 20:50     +1   -1
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In terza persona in che senso? "Gli disse di andare ad ucciderlo",ecc ecc?
Perchè quelli non sono dialoghi, è un discorso indiretto e scrivere tutta una storia così... non penso convenga molto.
 
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CaLoGeRo73599
view post Posted on 24/3/2013, 21:11     +1   -1




Okok, ora modifico tutti i discorsi
 
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CaLoGeRo73599
view post Posted on 24/3/2013, 22:26     +1   -1




Va meglio? Comunque dopo i << non mi inserisce le lettere maiuscole la maggior parte delle volte :)
 
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view post Posted on 24/3/2013, 22:54     +1   -1
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Va già molto meglio! =)
Per la cosa dei << è perchè devi mettere uno spazio dopo i segni, altrimenti sarà sempre in minuscolo!
 
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CaLoGeRo73599
view post Posted on 25/3/2013, 13:59     +1   -1




Grazie sisthra, mi hai dato utili consigli!!
 
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Excellent Assassin's
view post Posted on 28/3/2013, 17:29     +1   -1




Mi hai fregato l'idea eh? :asd:
Scherzi a parte, secondo me è ancora un po' troppo corta. Insomma non vogliamo poemi come quelli che fa Sis :asd:, ma almeno una lunghezza media ci vuole xD
Apparte questo, buon inizio e buon proseguimento ;)

Ps: Quando continuerai?
 
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CaLoGeRo73599
view post Posted on 28/3/2013, 22:37     +1   -1




Sto lavorando al 2º capitolo... Sinceramente ho iniziato oggi, visti gli impegni che ho per ora, entro domani sera ci sarà (per ora ho solo scritto i primi 4 righi :))
 
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view post Posted on 29/3/2013, 10:35     +1   -1
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Priore

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CITAZIONE
Scherzi a parte, secondo me è ancora un po' troppo corta. Insomma non vogliamo poemi come quelli che fa Sis , ma almeno una lunghezza media ci vuole xD

Eh, guarda che nei siti di fan fiction le mie storie sono ancora considerate brevi :asd:
Se vuoi un esempio della lunghezza media che dovrebbe avere un capitolo, dai un'occhiata alla storia di kanda ;)
 
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CaLoGeRo73599
view post Posted on 29/3/2013, 10:47     +1   -1




Ok, d'ora in poi starò sui dettagli ecc...
 
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Excellent Assassin's
view post Posted on 29/3/2013, 11:21     +1   -1




Bravo :sisi:
Io sto creando il capitolo 8 della mia storia **
 
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CaLoGeRo73599
view post Posted on 29/3/2013, 12:07     +1   -1




Scusate ma per stasera non penso di farcela :( sto per uscire e rientro dopo cena, quindi non penso di farcela a fare il 2º capitolo... Ci provo comunque vedo se riesco a finirlo stasera dopo cena :)
 
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CaLoGeRo73599
view post Posted on 29/3/2013, 22:06     +1   -1




aggiornato con il secondo capitolo :) l'ho leggermente allungato rispetto al primo, ma è ancora un po' corto :(
 
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24 replies since 24/3/2013, 19:35   199 views
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