Siccome mi annoio, mi metto un po' a scrivere qui'
Accetto molto volentieri commenti e critiche. ^^
Anima/S18
Sincronizzazione Antenato Imminente...
I Ricordo
Un potere Pericoloso
Parigi
28 Luglio 1795Leonard era tornato da circa mezz'ora al covo del I arrondissement, a poche centinaia di metri dal Musèe du Louvre, e non si era mosso da quello che era il vecchio studio di suo padre.
Raphael usava spesso ritirarsi in quella stanza per amministrare e supportare tatticamente la Confraternita, o anche solo per concedersi un momento di riposo, isolandosi dal resto del mondo. Suo padre, un uomo che un tempo era nientemeno che il Maestro Assassino, capo della Confraternita parigina.
Di fronte a lui, proprio sulla scrivania, si trovava un oggetto. O forse era un'arma, o un registro. Non sapeva cosa fosse, era qualcosa che andava oltre la sua comprensione. Sapeva solamente che Raphael la riteneva molto pericolosa. La chiamava "Mela"... un Frutto dell'Eden.
Sin da piccolo, il padre gli raccontava delle storie su questi manufatti, storie che lo lasciavano affascinato, ma non era mai riuscito a vederne uno di persona. Si credeva fossero appartenuti ad un'antica civiltà, ormai estinta da secoli, forse millenni. Tuttavia il materiale e il funzionamento erano troppo avanzati per appartenere ad'epoca così primitiva.
Suo padre aveva cercato di proteggere il popolo dal potere di quel manufatto, strappandolo dalle mani di un tiranno, e per questo pagò con un proiettile conficcato nel cranio.
La luminescenza di tale oggetto lo lasciava ammaliato, ma sapeva di non dover cadere nella tentazione. Sapeva di dover vedere attraverso l'illusione.
Il covo cominciava a ripopolarsi, Robespierre aveva pagato per ciò che aveva fatto, fingersi un alleato dell'Ordine degli Assassini e usare in seguito il Frutto dell'Eden per assoggettare la Francia. La lama lo aveva trafitto, e i confratelli tornavano nel covo, ormai sicuri che il loro nemico non potesse tornare.
Gli Assassini erano felici di aver finalmente sconfitto la monarchia e il Terrore, ma la perdita del loro Maestro li demoralizzava. Chi avrebbe guidato la Confraternita, ora? Chi avrebbe preso il comando, ora? Dovevano prendere una decisione, ma prima bisognava pensare alla Mela.
Doveva essere nascosta, lontana da occhi malvagi.
Aveva una certa idea, da quando si unì al covo, sentì persone parlare di un unico uomo che guidava la Confraternita,
Forse poteva affidarla a costui, in modo che decida cosa farne. Sicuramente sarebbe stato più saggio di lui, ma, per quanto ne sapesse, solamente Raphael conosceva l'identità che si celava dietro questa figura di Mentore.
Edited by Adelaar - 12/8/2012, 12:28