CITAZIONE (tail10 @ 26/6/2011, 13:02)
La risposta è sicuramente nei suoi templi, ma noi dobbiamo scoprirlo prima, sennò questo topic sarebbe inutile
Tempio del Cielo:
Il tempio del paradiso (in cinese: 天坛, Tiāntán, in manchu: Abkai mukdehun, letteralmente "Altare del paradiso") è un complesso di edifici taoisti che si trova nella parte meridionale di Pechino, nel distretto di Xuanwu.
La costruzione del tempio iniziò nel 1420 e venne successivamente visitato da tutti gli imperatori delle dinastie Ming e Qing. È considerato un tempio taoista, benché il culto del "paradiso" sia antecedente il Taoismo, soprattutto per quanto riguarda i regnanti dell'epoca. Il complesso di edifici si estende su di un'area di 2,73 chilometri quadrati e comprende tre gruppi principali di costruzioni, tutti eretti secondo ben precisi dettami filosofici:
la montagna terrestre (圜丘坛), l'altare vero e proprio. Si tratta di una piattaforma vuota costruita su tre piani di marmo, dove l'imperatore pregava per avere tempo favorevole;
la casa del signore divino (皇穹宇), un edificio circolare a un solo tetto spiovente, costituito di un solo piano di marmo: qui venivano riposti gli altari quando non erano in uso;
la sala della preghiera per un buon raccolto (祈年殿), un edificio circolare a tre tetti costruito su tre piani di marmo, dove l'imperatore pregava per avere un buon raccolto.
Nell'antica Cina, l'imperatore era il figlio del cielo, che amministrava le cose terrestri facendo le veci delle autorità divine. Era estremamente importante mostrare rispetto alla sorgente di questa autorità, in forma di sacrifici al paradiso. Proprio per questo scopo venne costruito il Tempio del paradiso.
Ogni solstizio d'inverno, che nel calendario cinese è chiamato Dongzhi, l'imperatore e il suo seguito si muovevano attraverso la città per andarsi ad accampare all'interno del complesso, indossando speciali vesti e astenendosi dal mangiare carne; là l'imperatore avrebbe pregato personalmente per ottenere un buon raccolto. La cerimonia doveva essere compiuta perfettamente, poiché il minimo errore era visto come un cattivo presagio per tutta la Cina durante tutto l'anno successivo.
L'interno della Sala della preghiera annuale
Il tempio del paradiso è il più grande dei 4 templi che si trovano a Pechino: gli altri sono il Tempio del Sole a est, il tempio della Luna a ovest e il tempio della Terra a nord. Nel 2005 è stato condotto un approfondito e costoso restauro in preparazione dei giochi olimpici del 2008.
Nel 1998 il tempio del paradiso è stato incluso nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Il Tempio è circondato da due cinte murarie: quella esterna ha una parte settentrionale più alta, rappresentante il paradiso, e una parte meridionale più piccola e rettangolare, rappresentante la Terra.
Tutti gli edifici del complesso hanno un tetto di colore blu scuro, simbolo del paradiso.
L'Altare del paradiso venne costruito con alcuni dettagli che rappresentano il numero 9, che era riservato all'imperatore.
Se ci si pone al centro dell'edificio e si battono le mani, si può sentire l'eco causata dalla concavità delle pareti sovrastanti.
La Casa del signore divino è circondata da un muro curvo, alto 6 metri e con un raggio di 32,5 metri. È soprannominato il muro dell'eco poiché una persona che si trovi in una delle parti terminali può sentire un'altra persona che si trovi all'altra parte terminale.
la Sala della preghiera per un buon raccolto è alta 38 metri e ha un diametro di 32 metri. Essa contiene 4 pilastri interni, 12 centrali e altri 12 esterni, che rappresentano le 4 stagioni, i 12 mesi e le 12 ore del calendario cinese. Questa sala è stata costruita senza utilizzare nemmeno un chiodo.
Tempio della Luna:
Il tempio della Luna (in latino: templum o aedes Lunae) era un tempio dell'antica Roma, dedicato sul colle Aventino alla Luna. La sua dedica era celebrata il 31 marzo.
Secondo Tacito (Annales, xv.41), il tempio fu costruito dal re Servio Tullio, ma la prima menzione del tempio della Luna si trova in occasione di un prodigio avvenuto nel 182 a.C., quando un colpo d'aria impetuoso scardinò una delle sue porte e la mandò a sbattere contro il retro del tempio di Cerere. Questo racconto rende probabile la localizzazione del tempio sulla estremità settentrionale del colle, proprio sopra la porta Trigemina. Il tempio fu poi colpito da un fulmine all'epoca della morte di Cinna; inoltre, dopo la distruzione di Corinto, Mummio dedicò alcune delle spoglie della città greca in questo tempio. Il tempio della Luna fu poi distrutto nel grande incendio di Roma del 64, e non venne successivamente riedificato.
Nel 123 a.C. cercarono inutilmente rifugio in questo tempio Gaio Sempronio Gracco e i suoi sostenitori, durante la fuga da Roma: Gracco, saltando giù dal podio (che doveva essere alto due o tre metri), si lussò una caviglia.
Edited by ll RaiDeN ll - 26/6/2011, 15:55