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| Versione testata: 360
I giochi di ruolo sono brutte bestie da sviluppare: difficili, complessi, richiedono risorse umane e di tempo ben superiori alla media dei videogiochi normalmente commercializzati. Oltretutto gli appassionati di questo genere sono tra i più complicati da accontentare, visto che per godersi un RPG come si deve bisogna lasciarsi andare, credere a una storia e decidere di dedicargli decine d'ore, in cambio delle quali si pretende una soddisfazione totale e si è disposti a tollerare pochi errori, a qualsiasi livello. Bethesda, da anni, porta avanti un discorso complicato, quasi arrogante, quello di creare avventure di ruolo ambientate in mondi liberamente esplorabili e intrisi di leggende da raccontare. Intendiamoci, non è la sola, ma tutte le volte che i nostri mettono un nuovo gioco fuori dall'uscio, c'è un sacco di gente che si ferma a chiedersi cosa si saranno inventati. Ecco quindi che, dopo Oblivion e il sorprendente Fallout 3, capolavoro spiazzante sotto il profilo della narrativa, è già il tempo per The Elders Scrolls V: Skyrim, terzo titolo rilasciato nella stessa generazione d'hardware e noi ci siamo fermati per circa 40 ore
Guerre intestine
Skyrim è la regione più a nord di Tamriel, il continente in cui si ambientano tutte le storie legate alla saga di The Elders Scrolls. È la terra dei Nord, i vichinghi di Bethesda, ed è il teatro di una rivolta, guidata da Ulrif, capo dei secessionisti che, nel tentativo di liberare il suo popolo dal dominio dell'Impero, decide di uccidere il Re dei Re in circostanze avvolte nel mistero. The Elders Scrolls V: Skyrim comincia a bordo di un carro su cui si trovano Ulrif, un paio di seguaci e il protagonista, catturato per errore coi rivoltosi e condannato, sommariamente, a morte. Il carro si ferma nel cortile di un forte, una volta scesi, si scelgono il nome, la razza e il sesso del proprio alter ego con il solito editor fisico con decine di differenti possibili personalizzazioni. Appena prima dell'inizio dell'esecuzione, però, un drago nero cala sul campo, mettendolo a ferro e fuoco, e consentendo all'eroe di fuggire e di iniziare un'avventura lunghissima per cercare di scoprire chi e perché sta riportando in vita i draghi, ritenuti estinti da anni, nel tentativo di ricacciarli nell'aldilà. L'impianto è quello classico della serie con un mondo popolato da centinaia di personaggi, divisi in diverse fazioni e guidati da propri interessi, che abitano nelle diverse zone della mappa, pronti a sommergere il giocatore con tonnellate di quest, primarie e secondarie. The Elders Scrolls V: Skyrim è un gioco enorme, vastissimo. Abbiamo terminato la saga principale, più una manciata di mi...Read the whole post...
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