Molto Bene Marco, tutto combacia volevo solo completare la tua magistrale opera cun un piccolo appunto ovvero il ''Nexus'' come lo chiamerebbero i produttori Ubisoft riguardo l'albero della vita e il suo custode che trovano, come ben esplicitato in precedenza, quel nesso e tra il Giardino delle Esperidi nella mitologia Greca e L'albero dell'Eden ma anche persso la mitologia Nordica e il celeberrimo Yggdrasil:
Come si può notare anche qui c'è la distinzione tra un ''regno'' superiore la terra e un ''regno inferiore'' e c'è il guardiano il Nidhogg il serpente che guarda l'accesso ai mondi ; però qui l'albero della vita funge anche da macchinario/radice interconnessa a vari altri mondi come si può ben vedere di forma sferica, questo ci porta a dedurre che la ''radice comune'' del ragionamento sia proprio il frutto mela che come possiamo osservare qui:
sembra avere molti punti incomune con la teoria secondo la quale l'albero sarebbe una sorta di ''biomacchinario'' atto ad una funzione specifica, di collegamento ma anche di protezione qualora tutti i frutti fossero portati e offerti insieme. Inoltre ho trovato una grande affinità tra:
Il reticolato dei collegamenti tra i mondi della mitologia nordica e una tradizione che si dice abbia avuto inizio all'epoca di Babilonia:
Ovvero l'albero della vita della Kabbalah(o Cabbala) la cui visione dell'albero è un'immagine speculare della precedente ma vede gli elementi che prima erano i ''mondi'' come caratteristiche perculiari dell'uomo/divinità/ambiente/costellazione ovvero un quadro di pilastri di forze opposte che mantengono in equilibrio l'universo. Un'altra cosa . e con ciò cocludo , che mi ha dato d a pensare è questa:
al centro di questa ''congregazione'' di pilastri dell'equilibrio , può essere inscritta una forma umana/umanoide , il che mi porta a fare una congettura ovvero che gli esseri che vennero prima avevano una perfetta mistura di tutte quelle caratteristiche, ma anche che i frutti potrebbero essere dei ritrovati tecnologici proprio per riportare, tramite l'uomo, quell'equilibrio perso da epoche.