La non parentela di Altair e Ezio porta a chiedersi giustamente, se è vero che la discendenza non segue una genealogia diretta com’è possibile allora che Altair, Ezio e Desmond siano identici tra loro?
In effetti i tre Assassini sono uguali come gocce d’acqua.
Per trovare la risposta ci viene incontro una delle nostre lettrici più curiose, Enrica alias Enrychan, che si improvvisa nostra inviata e porge il quesito al team di sviluppo via Twitter, trovando conferma in quell’accenno che sfuggì a McDevitt durante il Comicom.
E’ Desmond a dare la faccia ai suoi antenati attraverso l’Animus che proietta le sue fattezze sugli assassini probabilmente per favorire la sincronizzazione.
Ci sarebbe da considerare però, che almeno uno dei due antenati sia quello che ha trasmesso i tratti somatici a Desmond, o forse entrambi ne hanno trasmesso una parte e che quindi l’Animus distribuisca i tratti somatici mancanti sul viso di Altair e in quello di Ezio.
Attualmente insomma, non sappiamo quale sia il reale volto dei due antenati di Desmond.
L’age test qui sopra mostra un invecchiamento progressivo del volto di Desmond (volto basato su quello del modello canadese Francisco Randez), potremmo basarci sui video finora rilasciati e confrontare la somiglianza dell’attuale Ezio (così come quello nel prossimo corto intitolato Assassin’s Creed: Embers) tra Altair e Desmond, dubito tuttavia giungeremo a una conclusione accettabile visto che comunque i restyling di sviluppo alterano continuamente dettagli utili alla comprensione.
A questo punto però, se è vero che è Desmond a conferire il suo volto ai suoi antenati sorge il piccolo dubbio circa la presenza della piccola cicatrice sul labbro superiore dei due assassini. Per quanto riguarda la cicatrice l’ipotesi che sia una cosa a se stante è ancora valida: è divisa dalla proiezione facciale di Desmond che conferisce i tratti geneticamente determinabili (quindi nessuna menomazione causata da eventi esterni alla sua nascita). La cicatrice sta quasi a simboleggiare una sorta di predestinazione e di legame tra i tre personaggi, allo stesso tempo è simbolo della casualità e ricorrenza, fattori comunque presenti nella storia di Assassin’s Creed nonostante la saga faccia perno su un concetto di paradosso.